domenica 20 gennaio 2008

LA BAI HA PERSO LA...... VIA

Ci sono cose di cui non è possibile parlare male. Ad esempio Garibaldi. A Genova non è possibile parlare male della Bai, la mitica "Compagnia Goliardica Mario Baistrocchi" che quest'anno festeggia il suo 95° compleanno mettendo in scena lo spettacolo "Il fascino indiscreto della rivista...".
Ma. Voglio andare controccorente e parlare male della Baistrocchi. O meglio di questa Baistrocchi. Sono passati circa vent'anni dall'ultimo volta che ho assistito ad uno spettacolo della mitica Bai e quest'anno sono tornato a vedere la "mise en scene" della stagione 2007-2008.
Che delusione !
Certo le scene e le coreografie erano belle e ben curate, il ritmo puntuale, le musiche e le luci perfette, gli attori bravi, ma.... Ecco, partiamo proprio dagli attori. Se uno scorre le locandine degli anni trascorsi scopre che il palcoscenico è calcato pressocché sempre dalle stesse persone, anche il corpo di ballo - variamente denominato - vede pochi ricambi (nei tempi erano quasi tutti studenti universitari veri). Insomma la "Bai" sta professionalizandosi e questo non mi sembra un bene.
Ma ciò che manca - ed a distanza di vent'anni uno se ne accorge palesemente - è la mancanza del lazzo graffiante, irriverente; un'insolenza salace e bonaria, ma puntuale, verso le istituzioni genovesi - compreso il Magnifico Rettore ed il Senato Accademico - e quelle nazionali. Che pena quelle poche battute sceme sulla Marta Vincenzi e su Claudio Burlando ! Sembra quasi che sia cessata l'osmosi con la realtà genovese e nazionale.
Cara, vecchia "Bai" non vivere sugli allori. Non sprecare il consenso e l'affetto che ti circonda.
P.S.: E' scritto in azzurro in omaggio alla vecchia e cara Facoltà di Scienze Politiche

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