domenica 14 ottobre 2007

TURKEY Responsabile del genocidio armeno



Chi opera per l'ingresso della Turchia nell'Unione Europea rifletta attentamente sulla reazione del Governo Turco all'approvazione di una risoluzione che definisce "genocidio" i massacri compiuti dal Governo Ottomano nel corso della Prima Guerra mondiale da parte di una Commissione del Congresso USA (nella foto il memorial al genocidio armeno a Tsitsernakaberd).
Il neopresidente turco Gul ha dichiarato che " Questa decisione inaccettabile della commissione (...) non ha alcun fondamento e non rispetta i turchi" .
Il fatto è che il Governo Turco e l'establishment turco non vuole fare i conti con la propria storia e non accetta che altri gli rammentino l'orrendo genocidio compiuto ai danni degli Armeni; dopo i massacri compiuti in Vandea dalla Rivoluzione francese, questo genocidio è il primo di una triste serie che ha insaguinato il Novecento.
Ogni qual volta che la Turchia viene richiamata a riconoscere questa triste responsabilità reagisce in maniera furibonda.
Credo sia giunto il momento di dire che se la Turchia vuole entrare nell'Unione Europea deve riconoscere questo crimine e chiedere perdono ai sopravissuti ed alle loro famiglie e, se del caso, provvedere al risarcimento materiale dei danni inferti a quel popolo.

Bisogna, ancora, ricordare che la Turchia

  • sostiene militarmente un governo illegale nel nord di Cipro;
  • impedisce alle navi di un Paese UE (Cipro) di accedere ai propri porti:
  • non vuole risolvere i problemi della minoranza curda.

Diciamo con forza il nostro NO all'ingresso della Turchia nell'Unione Europea

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