giovedì 4 ottobre 2007

BIRMANIA. Protestare non basta




Protestare non basta.


Agire con determinazione perché sia posto fine alla dittatura che da 45 anni domina la Birmania.


Ricordarsi che la maggiore responsabilità di questa situazione appartiene alla Repubblica Popolare Cinese ed è su questo Paese che si deve agire per cacciare la dittatura.

Così come bisogna ricordarsi che non basta cacciare la dittatura per riportare la Birmania nell'alveo della democrazia, della libertà e del rispetto dei diritti umani: la presenza del "triangolo d'oro" dell'oppio, le zone contrllate "de facto" da gruppi tribali super armati sono un'ipoteca per una transizione pacifica ad un regime democratico. L'esperienza dell'Iraq e dell'Afganistan insegni.


Oggi, comunque, accendiamo una candelina - anche simbolica - insieme a tutti coloro che vogliono una Birmania libera.
Oggi per la Birmania.
Domani per il Tibet, il Darfur, il Sahara occidentale, Cuba ed il Venezuela e tutti i Paesi in cui non esiste la libertà.

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