lunedì 8 settembre 2008

La Russa. Altro che gaffe: un'ingiuria !



Povero Giovannino Guareschi. Ufficiale del Regio Esercito, per tener fede al giuramento di fedeltà al Re, trascorse alcuni anni in campo di concentramento in Germania. Lui, come tanti altri militari italiani che non seguirono gli allettamenti della Repubblica Sociale Italiana o come tanti altri che, lasciati senza direttive da Badoglio protagonista della “fuga ingloriosa” (qualcuno ricorda ancora la cantata dei partigiani GL del cuneense denominata “la Badogliede”), si opposero ai tedeschi a Cefalonia, in Jugoslavia, in Italia. Prima fra tutti, Aldo Gastaldi.

Povero Giovannino, chissà come deve essersi rivoltato al sentire un Ministro della Repubblica esprimere, nella ricorrenza dell’8 settembre, questa considerazione: “ Farei torto alla mia coscienza se non ricordassi (insieme ai caduti nella difesa della Patria, ndr) che altri militari in divisa, come quelli della Rsi, soggettivamente dal loro punto di vista combatterono credendo nella difesa della Patria, opponendosi nei mesi successivi allo sbarco degli angloamericani e meritando quindi il rispetto, pur nella differenza di posizioni, di tutti coloro che guardano con obiettivita' alla storia d'Italia

Considero importante superare gli steccati della guerra civile che ha insanguinato il nostro Paese. Ma parificare i militari che restarono fedeli al giuramento di fedeltà al re, a quelli che tale giuramento tradirono mi pare veramente un po’ forte.

Se c’erano motivi per opporsi all’entrata nel PPE del carrozzone PdL (con la sua componente AN che non pare aver assorbito completamento la svolta di Fiuggi), questo di La Russa costituisce un macigno difficilmente rimovibile.

Ci pensi bene l’UDC quando verrà il momento di esprimere il proprio parere.

Nessun commento: