domenica 16 novembre 2008

UDC. Ma chi è lo sposo ?

In questi ultimi giorni, dopo il risultato elettorale della provincia di Trento, si sono accavallate una serie di notizie. Spesso contraddittorie. Ma tutte riguardanti la collocazione dell’UDC nelle prossime elezioni amministrative.
Archiviato il caso Abruzzo con un brutale “niet” alla partecipazione dell’UDC alla cordata di centrodestra (però sarebbe giusto conoscere un po’ più nel dettaglio i retroscena),

  • si registra un caldo invito dell’on. Fitto (FI) alla partecipazione dell’UDC, col suo simbolo, ad una coalizione di centrodestra per le regionali in Puglia, cui fa da controaltare la dichiarazione del Ministro Ronchi (AN) che dice non volersi alleare con chi parla male dei Presidenti dei due rami del Parlamento.
  • contemporaneamente in Lombardia, l’UDC lombarda toglie l’ipotizzato sostegno all’alleanza con Penati (PD) e dichiara di voler correre da sola per tutte le amministrazioni locali ma…è pronta ad allearsi in una coalizione di centrodestra se il PdL da la sua disponibilità.
  • in Veneto si dice chiaramente che se l’UDC non dichiara la sua fedeltà futura gli assessori UDC se ne debbono andare dalla Giunta Galan.
  • l’on. Vannino Chiti (PD) dipinge il nuovo scenario del centrosinistra in cui gli assi portanti sono costituiti da PD ed UDC.
  • analogamente il Presidente della provincia di Viterbo, ipotizza l’entrata nella giunta di centrosinistra di esponenti UDC.
  • i rumors indicano l’on. Pezzotta (UDC) quale candidato sindaco di Bergamo in contrapposizione al candidato di centrodestra; Pezzotta non correrebbe per il centrosinistra (menomale….), ma per una Lista della Rosa per l’Italia. Tuttavia, dato per scontato che Pezzotta non arrivi al ballottaggio, uno spiritello maligno dice che quei voti Rosa saranno un bel regalo al centrosinistra. Comunque l’UDC Bergamo dove si metterà alle elezioni comunali, da sola o nella coalizione di centrodestra

La descrizione potrebbe continuare a lungo perché ogni parte d’Italia è una realtà a se stante senza un minimo comune denominatore.

Alcune cose sono, tuttavia, evidenti:

  • alcuni esponenti rappresentativi del PD stanno facendo la corte all’UDC per colmare il vuoto pneumatico ed il vicolo cieco in cui si trova il PD;
  • Forza Italia, dopo aver perso la battaglia di eliminare l’UDC, (vedi blog Il Legno Storto), sta cercando di recuperare il rapporto;
  • AN e Lega Nord sono contrari alla costituzione di un’alleanza di centrodestra comprendente l’UDC.

In questa situazione emerge l’assenza di iniziativa e linea politica dell’UDC (salvo le battute che lasciano il tempo che trovano). Forse – e non credo di chiedere troppo - sarebbe opportuno smetterla con la politica dei due forni ed affermare pubblicamente che l’UDC, quantomeno a livello locale e regionale, trova la sua collocazione politica nell’area di centrodestra e non tresca con il PD.


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