domenica 15 novembre 2009

STATI GENERALI UDC LIGURIA


Stiamo ai fatti

L’UDC va avanti da sola come ha detto ai propri elettori, perché noi siamo in Parlamento nonostante il PdL e nonostante il PD. Ma laddove ci sono amministratori seri, per bene, con programmi che ci convincono, certamente non avremo paura di essere contaminati e lo faremo guardando in faccia i nostri elettori”.
Così Pier Ferdinando Casini nell’intervista la TG 5 ripresa dal quotidiano “Il Gazzettino” di lunedì 9 novembre 2009.

Stiamo ai fatti

Il Secolo XIX di Genova ha pubblicato le interviste a Burlando ed a Biasotti in cui i due candidati-presidenti proposti rispettivamente dal PD e dal PdL/Lega Nord dipingono l’idea di Liguria che intendono realizzare qualora eletti alla prossime regionali 2010.
Al momento è certo che Burlando sia sostenuto dal PD, da una Lista Civica e forse dall’IdV, mentre Biasotti sarà sostenuto dal PdL, Lega Nord e Partito Socialista.
Entrambi necessitano dell’apporto di altre formazioni per rendere “politicamente” credibile il loro impegno, anche se l’assurda Legge elettorale ligure assegna la palma della vittoria a chi raccoglie il maggior numero di voti, anche se non raggiunge il fatidico 50% + 1 dei suffragi favorevoli.

Stiamo ai fatti

Confesso che non ho trovato in alcuno degli affreschi proposti dai due candidati – che con parola più semplice possono essere considerati programmi di massima - alcun afflato, sintonia con le esigenza della nostra Regione; per entrambi una rimasticatura di cose vecchie e superate specie sotto il profilo degli ideali e dei valori che debbono essere alla base di un valido programma.
Se poi leggo questi programmi alla luce della “Caritas in veritate” – che per i cattolici costituisce una guida sicura di riferimento – lo sconforto mi assale e mi chiedo quando mai possa essere possibile un cammino comune con questi candidati. Il card. Tettamanzi, mai abbastanza ricordato Arcivescovo metropolita della Liguria, conclude un suo recente libro con questa frase “ “Questa dunque la più alta e moderna forma di caritas in re sociali: ridonare speranza a chi l’ha persa nella solitudine della paura”.
Nè speranza per il divenire delle popolazioni liguri e del suo territorio, né attenzione alla solitudine della paura dei cassintegrati, dei giovani senza lavoro, delle aziende che chiudono (vedi ad esempio Postel), degli artigiani e commercianti e PMI che vedono ridurre le loro commesse a vista d‘occhio., dei malati che non hanno cure adeguate in tempi utili. E l’elenco può continuare. Nulla di tutto questo nei programmi d Burlando e di Biasotti

Stiamo ai fatti

Come riconosciuto da Casini nel suo intervento al Teatro della Gioventù, sia Burlando che Biasotti sono persone serie. E su questo si può concordare.
Però i loro programmi NON convincono.

Vi è, quindi, una sola soluzione per le Regionali 2010 : correre da soli.

Sicuramente vale anche in Liguria l’asserzione dura di Casini espressa agli Stati Generali della Campania del 14 novembre scorso : “Ci vuole un progetto di alternativa convincente e non solo numerica, e chi ha problemi di assessorato vada via dall' Udc, perché non possiamo vendere l' anima per il potere.





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