
Si tratta, a ben vedere, di una scelta che considera la "finanza" l'unico motore della società globalizzata.
Ma questa è una scelta che sinora ha prodotto ben pochi benefici ed ottimi guadagni agli investitori finanziari che - per abusare di una frase arcinota - hanno socializzato le perdite e privatizzato i guadagni in ogni operazione in cui sono intervenuti.
Nel caso Alitalia - come per altre compagnie del trasporto aereo che nel passato si sono trovate in situazioni difficili - il problema non è di natura finanziaria, ma di natura industriale.
Certo le risorse finanziarie dell'Alitalia si sono via via ridotte al lumicino nel corso degli ultime decenni - e se non ci si sbriga a decidere le sorti dell'Azienda si arriverà al fallimento - ma le vera ed unica causa di questa situazione si chiama mancanza di una efficiente gestione economica ed industriale dell'azienda.
Vogliamo utilizzare parole di moda? Allora diciamo: management inefficiente.
Per questo le fumisterie di Berlusconi sono pericolose, infatti:
- turbano una trattativa fra soggetti privati
- determinano conseguenze sul valore del titolo azionario dell'Alitalia
- introducono valutazioni di natura politica in una vicenda che deve essere lasciata al mercato (un vizietto statalista che la dice lunga sul presunto liberalismo di Berlusconi....)
- utilizzano questa difficile vertenza quale clava elettorale
- non vanno alla radice del problema, ma si limitano a chiamare a raccolta investitori finanziari senza porsi minimamente la questione dell'elaborazione di un "piano industriale" per la futura gestione dell'Alitalia
- bloccano la realizzazione di un vettore aereo europeo che per dimensioni, linee aeree e penetrazione sul mercato internazionale costituirebbe la maggiore compagnia aerea mondiale
- allungano, nel tempo, l'agonia dell'Alitalia giacché gli investitori finanziari (posto che si materializzino in tempo utile) saranno costretti ad abbandonare l'azienda per mancanza di rimunerazione del capitale investito; a quel punto il mercato aereo italiano sarà completamente occupato da compagnie aeree straniere (Lufthansa, Air France/KLM, Ryanair) e avremo tutti i dipendenti Alitalia sul lastrico
Per questo è necessario lasciare proseguire le trattative in corso cercando di salvaguardare, per quanto possibile, i posti di lavoro.
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